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05 Maggio 2025
Redazione 105
Ogni anno, miliardi di dispositivi elettronici vengono gettati via, contribuendo all’aumento dei rifiuti tecnologici e alla perdita di materiali preziosi. Tra questi, c’è l’oro, presente in minuscole quantità nei circuiti stampati. Ma una scoperta innovativa potrebbe cambiare tutto, grazie a un ingrediente sorprendente: gli scarti del formaggio.
Un gruppo di ricercatori dell’ETH di Zurigo ha sviluppato una tecnica inedita per estrarre l’oro dai rifiuti elettronici utilizzando il siero di latte, un sottoprodotto dell’industria casearia. Attraverso un processo biochimico, le fibrille proteiche contenute nel siero si trasformano in una rete porosa, capace di catturare gli ioni d’oro disciolti dai componenti elettronici.
Dopo il riscaldamento controllato, il metallo recuperato si compatta in pepites di oro puro fino a 22 carati. Il processo è completamente atossico e privo di cianuro, e da soli 20 circuiti stampati si ottengono fino a 450 milligrammi d’oro.
Oltre a essere ecologico, questo metodo è anche circolare, perché sfrutta un rifiuto per recuperarne un altro. Ma non finisce qui: oltre all’oro, la tecnica consente anche il recupero di nichel, rame e palladio, metalli preziosi usati in elettronica.
La tecnologia sviluppata in Svizzera rappresenta un potenziale cambio di paradigma per l’economia circolare, offrendo una soluzione concreta a due problemi: l’accumulo di e-waste e lo spreco di risorse preziose. Il futuro del riciclo passa (anche) dal formaggio.