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09 Maggio 2025
Redazione 105
Nelle acque dell’Islanda si cela un’emergenza per la salvaguardia della natura che preoccupa sempre di più scienziati, ambientalisti e cittadini: i “salmoni zombie”.
Ciò che si teme è che, in queste zone costiere, i salmoni di allevamento fuggiti dalle reti sottomarine stiano modificando il patrimonio genetico dei salmoni selvatici.
Il termine “salmoni zombie” descrive tra questo tipo di pesci quelli con deformazioni fisiche, cecità, gravi lesioni alla pelle, privi di pinne o affetti da infezioni. Le cause sono molteplici: ibridazioni con salmoni d’allevamento, esposizione a parassiti, batteri e condizioni ambientali degradate all’interno degli impianti marini.
L’allevamento intensivo, che oggi produce circa il 70% del salmone consumato nel mondo, si sta rivelando insostenibile. In particolare, l’uso massiccio di pesticidi marini contro i pidocchi di mare, rappresenta una minaccia anche specie come molluschi, crostacei e altri organismi essenziali per l’equilibrio dell’ecosistema.
Il problema centrale sono le fughe massicce dai recinti di allevamento. In Islanda e in Norvegia, migliaia di salmoni allevati sono riusciti a uscire in mare aperto e si sono accoppiati con le specie selvatiche alterando il codice genetico. Il rischio è la perdita di una specie unica e la scomparsa della biodiversità marina locale. Oggi, inoltre, si stima che solo il 25% dei salmoni atlantici sopravviva rispetto agli anni ’70, un dato allarmante che fa temere l’estinzione di questa specie.
Il fenomeno non è però esclusivo dell’Islanda e della Norvegia, anche altri paesi, come Scozia, Canada, Australia, stanno, infatti, fronteggiando simili problematiche. Non solo, anche l’Italia potrebbe trovarsi coinvolta: studi recenti valutano la possibilità di impianti di allevamento nel Mar Adriatico, con il rischio quindi di replicare errori già noti altrove. Gli esperti non negano la richiesta e l’importanza del salmone come fonte proteica, ricca di Omega 3, ma richiedono una regolamentazione più rigida e controlli ambientali efficaci.