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Partita con il Papa? Tutto l’imbarazzo di Sinner e cosa ha risposto

Imbarazzo e risate in conferenza per Jannik Sinner: una domanda sul Papa lo coglie alla sprovvista

Partita con il Papa? Tutto l’imbarazzo di Sinner e cosa ha risposto

Credits: Getty Images

14 Maggio 2025

Redazione 105

Dopo la vittoria contro Jesper de Jong agli Internazionali di tennis di Roma, Jannik Sinner si è presentato in conferenza stampa con l’atteggiamento rilassato di chi ha fatto il suo dovere sul campo. Ma se con la racchetta in mano mostra sicurezza, non si può dire lo stesso di fronte a domande inattese. A metterlo in difficoltà, questa volta, non è stato un avversario, ma una battuta del nuovo Papa Prevost, appassionato di tennis e autore di un gioco di parole sul cognome del numero uno del mondo.

 

Il gioco di parole di Leone XIV

Durante un’intervista, Leone XIV aveva scherzato sull’idea di organizzare un match benefico per le Pontificie Opere Missionarie, dichiarando il proprio entusiasmo per il tennis. Una giornalista gli aveva detto: “Io porto Agassi”, al che il Papa ha replicato con un sorriso: “Basta che non porti Sinner”. L’allusione era non solamente al tennista azzurro, ma il fatto che il significato inglese del cognome di Jannik è “peccatore”.

 

La reazione di Jannik: mani sul volto e imbarazzo

Quando in conferenza gli è stato chiesto se gli piacerebbe palleggiare col Papa, Sinner si è letteralmente sciolto per l’imbarazzo. Si è coperto il volto con le mani, scatenando le risate dell’intera sala stampa. Visibilmente rosso, ha tentato di recuperare la situazione con qualche parola a metà tra la diplomazia e il disorientamento. “Perché mi dovete mettere in difficoltà con queste domande” ha farfugliato, suscitando un’altra ondata di risate tra i presenti.

 

La risposta spontanea e un futuro incerto

Cercando di abbozzare una risposta sensata, Jannik ha poi aggiunto: “Ovviamente ho saputo che lui da piccolino ha giocato e credo che è una bella cosa per noi tennisti avere un Papa cui piace questo sport che noi stiamo giocando”. Una frase pronunciata con la tipica spontaneità del campione altoatesino, che però ha avuto bisogno di una pausa prima di concludere con un eloquente: “E in futuro si vedrà… boh, vediamo”.

 

Sinner resta sempre se stesso

Anche in questa occasione, il campione ha dimostrato la sua naturalezza e l’assenza di costruzioni mediatiche: un ragazzo che, nonostante la fama e il titolo di numero uno al mondo, si imbarazza come chiunque altro quando si trova davanti a una domanda inaspettata. E magari, chissà, un giorno davvero lo vedremo palleggiare sul campo nascosto in Vaticano.

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