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16 Maggio 2025
Redazione 105
La lotta al pezzotto si fa sempre più concreta. Tra marzo e aprile 2025, oltre 2.200 utenti italiani sono stati individuati e sanzionati per l'utilizzo di servizi di streaming illegale. A scoprirli è stata la Guardia di Finanza, che ha recapitato a casa dei diretti interessati una raccomandata con la contestazione ufficiale: violazione della legge 633 del 1941, quella che protegge il diritto d'autore.
Le multe variano da un minimo di 154 euro a un massimo di 5.000 euro in caso di recidiva. Nel mirino non solo il calcio, ma anche chi guarda film, serie tv o altri eventi sportivi attraverso le piattaforme pirata. Un fenomeno che, secondo le autorità, coinvolge milioni di persone, spesso inconsapevoli dei rischi penali e amministrativi che comporta.
Durante una conferenza stampa al Coni, il generale di brigata Gaetano Cutarelli ha spiegato che oggi servono appena due minuti per identificare un utente che guarda contenuti in maniera illegale. L’identificazione avviene grazie a due elementi cruciali: l’indirizzo IP utilizzato per collegarsi allo streaming e il metodo di pagamento impiegato per l’abbonamento ai servizi illegali. “Molti non si rendono conto che la propria rete internet, se non protetta da VPN, è facilmente rintracciabile. E anche le carte di credito lasciano tracce inequivocabili” ha spiegato il generale.
Secondo il rapporto Fapav-Ipsos 2023, in Italia ci sarebbero almeno 4 milioni di utenti iscritti a pay-tv pirata. Un dato che riguarda ogni fascia d’età e ogni ceto sociale. Una vera piaga per l’intero settore dell’intrattenimento. Non è un caso se i vertici del calcio professionistico siano intervenuti con toni accesi.
“I numeri sono impressionanti e riguardano tutti i ceti sociali e tutte le fasce d’età. È un fenomeno diffuso di mancanza di legalità, che grazie alla legge approvata dal Parlamento, che è la più avanzata contro la pirateria, riuscirà a portare beneficio non solo al calcio ma a tutta l’industria culturale italiana” ha dichiarato Luigi De Siervo, amministratore delegato della Lega Serie A.
Tra le tante conseguenze negative della pirateria, c’è anche l’aumento dei costi per gli utenti onesti. Secondo De Siervo, infatti, i danni economici generati dagli streaming illegali si aggirano intorno a centinaia di milioni di euro. Per questo motivo ha lanciato un appello diretto: “Se riuscissimo a pagare tutti, riusciremmo a pagare meno”. Un messaggio che prova a far leva sul senso civico degli italiani. Ma per molti, finché il prezzo degli abbonamenti resterà alto, la tentazione del pezzotto sarà sempre dietro l’angolo.