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19 Maggio 2025
Redazione 105
Lo sciopero nazionale dei treni, inizialmente previsto per sabato 17 maggio, è stato posticipato a venerdì 23 maggio su richiesta della Commissione di garanzia sugli scioperi per evitare disagi durante la prima messa di Papa Leone XIV a Roma avvenuta domenica 18 maggio.
L'astensione dal lavoro di 24 ore inizierà all'una di venerdì e terminerà a mezzanotte. Saranno garantiti solo alcuni collegamenti a lunga percorrenza e treni locali nelle ore di punta.
Lo sciopero del 23 maggio interesserà l'intero sistema ferroviario italiano, con possibili ripercussioni per i viaggiatori dei treni regionali, intercity e ad alta velocità gestiti da Trenitalia, Italo e Trenord.
Come già reso noto in occasione della precedente mobilitazione prevista per il 17 maggio, non prenderanno parte allo sciopero i lavoratori del ramo infrastrutture di RFI e alcune aziende di trasporto pubblico su rotaia a livello locale, tra cui GTT, Trentino Trasporti, Ferrovia Udine-Cividale, Ferrovia del Sud Est, Sistemi Territoriali, Trasporto Ferroviario Toscano, FAS-TUA, EAV, Ferrotramviaria, Ferrovia del Gargano e Ferrovie della Calabria. Queste esclusioni sono confermate anche per la giornata del 23 maggio.
Lo sciopero dei treni è la conseguenza di una lunga battaglia nel settore ferroviario, focalizzata su questioni cruciali come il rinnovo del contratto nazionale, la rappresentanza sindacale e il coinvolgimento dei lavoratori nelle decisioni.
I sindacati denunciano la mancanza di ascolto da parte delle aziende e del governo riguardo a problemi radicati: il contratto fermo, condizioni di lavoro sempre più pesanti, carenza di personale e forte spinta alla produttività. Tra le richieste principali spiccano maggiori standard di sicurezza per lavoratori e viaggiatori, una riduzione dell'orario lavorativo, ritenuta essenziale per migliorare il benessere e l'efficacia del servizio ferroviario.