Benedetta Rossi: “Abbiamo sofferto molto per i figli non arrivati”

Benedetta Rossi è stata ospite della terza puntata di Belve dove ha raccontato com’è nata la sua carriera. Tutto è cominciato nel 2011 con video girati solamente con un cavalletto e una macchina fotografica in un momento di fragilità emotiva: “Avevo perso completamente fiducia in me stessa”. Poi sono arrivati i commenti di ringraziamento sotto le sue ricette che l’hanno aiutata tantissimo: “È stata proprio una sorta di terapia”. 

Le polemiche per il suo operato 

Certo non sono mancate le difficoltà, come la polemica nata dalle accuse legate alla qualità degli ingredienti utilizzati nei suoi video: “Me ne hanno dette di tutti i colori. Non mi sono arrabbiata per me, ma perché hanno attaccato la mia community. Le persone che mi seguono comprendono: spesso quei 20 centesimi risparmiati a fine mese possono fare la differenza. Quindi non puoi attaccarli per questo. Ho perso la testa, ero proprio disgustata”.

Le “trasgressioni”

Ciò che più contraddistingue Benedetta Rossi è l’autoironia, come quando parla dell’abito usato per il matrimonio e pagato solo 49 euro. Nonostante la popolarità? Ebbene sì anche perché: “Prima non ce li avevo questi soldi!”. Trasgressioni? Nessuna o quasi. Ce n’è infatti una che fa ridere un po' tutti: “Devo fare la pennichella il pomeriggio”.

I figli mai arrivati 

Infine spazio anche a un tema più delicato: i figli che non sono arrivati. Per lei, ma anche per il marito Marco questa è stata una grande sofferenza vissuta da entrambi allo stesso modo: “Quell’amore che non è arrivato da un figlio è arrivato in un’altra forma a tutti e due. Abbiamo fatto squadra anche in quel momento”.