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credits: Getty Images
26 Maggio 2025
Redazione 105
Accavallare le gambe è un gesto così naturale e spontaneo da sembrare innocuo, eppure nasconde molto più di quanto immaginiamo. Oltre a rivelare aspetti nascosti del nostro stato d’animo, questa semplice abitudine può influire anche sulla nostra salute in modi inaspettati.
Numerosi studi sul linguaggio del corpo suggeriscono che incrociare le gambe può rappresentare un segnale di difesa o di chiusura verso l’ambiente circostante, soprattutto in situazioni nuove o in presenza di persone poco familiari.
Se le gambe sono incrociate in direzione opposta rispetto all’interlocutore, può segnalare una distanza emotiva o disagio; al contrario, accavallarle verso chi ci sta di fronte indica apertura e interesse. Inoltre, più l’incrocio è vicino all’area inguinale, più alto è il livello di difesa, mentre se avviene al ginocchio o alle caviglie, la chiusura è più lieve.
Questa semplice abitudine, seppur comune, può rivelarsi insidiosa per la salute. Incrociare le gambe può comprimere i vasi sanguigni, ostacolando il flusso venoso e favorendo gonfiori e vene varicose. Per chi è predisposto, mantenere questa posizione per lunghi periodi può aumentare il rischio di sviluppare trombosi venosa profonda.
Non solo: questa postura altera anche l’allineamento naturale del bacino e della colonna vertebrale, causando tensioni muscolari e dolori alla schiena. Con il tempo, può persino portare a problemi posturali più seri, come asimmetrie pelviche o scoliosi funzionale.
Insomma, accavallare le gambe è un gesto che fa parlare il nostro corpo. Ma attenzione: oltre a mandare segnali nascosti, può anche metterci un po’ in trappola. Ogni tanto, quindi, meglio lasciarle riposare… le nostre gambe ci ringrazieranno!