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30 Maggio 2025
Redazione 105
Nonostante la diffusione dei pagamenti digitali, il buon vecchio bancomat continua a essere uno strumento quotidiano per milioni di italiani. Il contante resta infatti un mezzo di pagamento importante, non solo per chi non si fida troppo delle app bancarie. Tuttavia l'uso dell'ATM può nascondere insidie spesso sottovalutate, legate a comportamenti che sembrano innocui ma che possono esporci a rischi reali.
Dopo aver ritirato il denaro, molti utenti scelgono di stampare la ricevuta del prelievo, magari per tenere traccia delle spese. Ma attenzione: quel piccolo foglio può contenere informazioni sensibili, come parte del numero della carta, il saldo residuo o altri dati riconducibili al conto corrente.
Lasciare questa ricevuta nei pressi dello sportello o buttarla senza distruggerla può rappresentare un’occasione d’oro per chi è in cerca di dati da utilizzare per frodi o truffe bancarie. Il consiglio? Meglio evitare la stampa oppure accertarsi di distruggerla completamente prima di gettarla.
Un altro errore molto comune è dimenticare di chiudere la sessione dopo il prelievo. Alcuni ATM, infatti, chiedono se si vuole compiere un'altra operazione anche dopo aver consegnato carta e contanti. Se ci si allontana senza premere il tasto “annulla” o “fine”, la sessione resta attiva e può essere sfruttata da malintenzionati per accedere al conto. Una distrazione di pochi secondi può diventare un’occasione per una truffa. Ricordarsi sempre di verificare la chiusura della transazione è fondamentale per evitare sorprese spiacevoli.
Oltre a questi accorgimenti, ci sono anche alcune regole base da seguire per un prelievo sicuro:
Il bancomat è comodo e veloce, ma va usato con attenzione e consapevolezza. Piccole abitudini, come rinunciare alla ricevuta o assicurarsi che la sessione sia chiusa, possono fare una grande differenza. In un’epoca in cui le frodi digitali sono sempre più raffinate, l’informazione è la nostra miglior difesa.