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Smette di lavarsi il viso per mesi: ecco com’è cambiata la sua pelle

Dopo anni di fallimenti con peeling e sieri, una tiktoker adotta una soluzione estrema: niente skincare, niente acqua. I risultati dividono il web

Smette di lavarsi il viso per mesi: ecco com’è cambiata la sua pelle

credits: Getty Images

10 Giugno 2025

Redazione 105

Dopo anni di tentativi fallimentari per curare la sua acne con svariati metodi: da trattamenti topici e peeling a microaghi ed esfoliazioni, una tiktoker ha deciso di adottare un approccio estremo, che ha immediatamente diviso il web.

Il Metodo Caveman

Tia Zakher, un influencer di 22 anni, ha così abbandonato completamente la skincare, inclusi acqua, sieri e detergenti, abbracciando il controverso "Metodo Caveman". 

Questo approccio estremo esclude qualsiasi contatto della pelle con prodotti o addirittura con l'acqua. Inizialmente, questo esperimento di bellezza non è stato condiviso con i suoi follower, che nel frattempo sono cresciuti fino a superare i 125.000

Poi il risultato, pubblicato sui social, ha mostrato un visibile accumulo di cellule morte sulla sua pelle: un'immagine che ha lasciato molti a bocca aperta.

Le reazioni sul web 

I video di Tia hanno rapidamente totalizzato milioni di visualizzazioni, scatenando un'accesa discussione online. 

C'è chi infatti ha elogiato la titoker definendola una pioniera geniale per la sua audacia nel testare un metodo così insolito e chi invece ha messo in dubbio l'autenticità della sua esperienza, ipotizzando una messa in scena. Non sono mancati però i commenti preoccupati da parte di chi, osservando i cambiamenti evidenti sulla pelle di Tia, come discromie, accumulo di pelle squamosa e una consistenza desquamata, ha chiesto spiegazioni sulla sua scelta.

In ogni caso, di fronte a questa tendenza, i dermatologi sono intervenuti per sottolineare i gravi rischi di questa pratica. Essi hanno così evidenziato il pericolo di sviluppare ipercheratosi da ritenzione, un accumulo eccessivo di cellule morte e sebo che può portare a problemi come punti neri, brufoli, e persino gravi infiammazioni e irritazioni cutanee. In sostanza, un metodo che promette di curare l'acne potrebbe, al contrario, aggravare la situazione o crearne di nuove.

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