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credits: Getty Images
17 Giugno 2025
Redazione 105
Tutti gli scatti fotografici del Sole che abbiamo visto nella nostra vita privata sono dal punto di vista dell’equatore solare.
La missione europea Solar Orbiter però ha deciso di inviare nello spazio una sonda dall’orbita inclinata fino a 17 gradi fuori dal piano dell’eclittica per dare uno sguardo ad un lato nascosto del Sole: il Polo Sud. Dallo scorso 23 marzo così è possibile ammirare per la prima volta nella storia la sfera solare da un’angolazione diversa. Secondo gli scienziati dell’ESA, queste immagini rappresentano solo l’inizio di una nuova era per l’astrofisica solare.
Grazie ai risultati di queste nuove osservazioni, gli scienziati stanno finalmente svelando i misteri del campo magnetico del Sole, specialmente in un periodo così cruciale come il massimo solare. In questa fase, la più attiva del ciclo undecennale, vede la struttura interna del Sole che tenta di riequilibrarsi. In questi momenti, inoltre, si scatenano le eruzioni solari più violente, capaci di generare tempeste magnetiche che potrebbero interferire con le comunicazioni satellitari e le reti elettriche sulla Terra. Non solo, grazie allo spettrometro SPICE, si sono riusciti a misurare i movimenti dei materiali solari tra la superficie e la corona nella zona di transizione, nella quale la temperatura passa da 10mila a centinaia di migliaia di gradi. Grazie alle misurazioni effettuate sfruttando l'effetto Doppler, gli scienziati hanno così una comprensione più chiara di come avvenga l'espulsione del vento solare e di come esso interagisca con i campi magnetici.
Dopo decenni in cui i modelli del Sole hanno avuto una grande lacuna per mancanza di dati sui poli, questi dati sono fondamentali per comprendere i meccanismi della dinamo solare e la migrazione dei campi magnetici. La sonda Solar Orbiter continuerà a inclinare la propria orbita nei prossimi anni, raggiungendo angolazioni fino a 33° entro il 2029, permettendo viste sempre più dettagliate e dati preziosi.