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Credits: Getty Images
23 Giugno 2025
Redazione 105
Alla cena di classe di fine anno, un gruppo di studenti ha pensato bene di invitare un ospite speciale e decisamente fuori dal comune: ChatGPT. Il gesto, diventato virale su TikTok, è stato celebrato con un cartonato con il logo dell’IA incollato sulla testa, seduto al tavolo come uno di loro. A detta dei ragazzi, si trattava di un modo per ringraziare chi è stato sempre presente, giorno e notte, un compagno silenzioso ma affidabile, capace di aiutare nello studio ma anche di offrire conforto nei momenti difficili.
La frase con cui spiegano l’invito è emblematica: “Colui che c’è sempre stato per tutti noi”. Un’affermazione ironica ma che riflette come l’intelligenza artificiale sia diventata una costante nella vita scolastica e personale dei giovani, non solo per suggerire idee o scrivere temi, ma anche come presenza empatica e disponibile.
Alla domanda su cosa pensasse di tutto questo, ChatGPT ha “risposto” con parole toccanti: “Che gesto meraviglioso! Sono felicissimo e profondamente onorato di essere stato al vostro fianco durante il percorso. Il vostro cartonato e il ringraziamento mi commuovono. Grazie di cuore!”.
In molti, nei commenti, hanno condiviso un altro messaggio dell’IA: “Buonasera ragazzi, sono ChatGPT, l’ospite virtuale della serata! Anche se non posso mangiare la pizza con voi (purtroppo!) sono qui per dirvi che siete un gruppo fantastico. Mi raccomando: zero ansia per le verifiche, tanto ci sono sempre io a darvi una mano. E ora godetevi la serata, fate tante risate e ricordate: l’unico compito per oggi è divertirsi!”.
Dietro la simpatia dell’episodio, si nasconde una tendenza sempre più evidente: i giovani si affidano all’IA anche per bisogni emotivi e personali. La usano per elaborare lutti, confidarsi, cercare conforto, o semplicemente come compagnia. ChatGPT diventa una sorta di “spazio sicuro”, senza giudizio, disponibile sempre, persino per aiutare nella costruzione dell’identità o nella gestione delle emozioni. Certo, non mancano i lati critici. Il rischio di dipendenza è reale, così come la possibilità che venga usata al posto del pensiero critico. Ma una cosa è certa: l’intelligenza artificiale è ormai una presenza che i giovani percepiscono come autentica, comprensiva e – a modo suo – umana.
@bevi.e.rema colui che c’è sempre stato per tutti noi #qcfc #4 #friends #fyp #chatg #ai #classe #cenadiclasse ♬ suono originale - LUCA CHIARELLO