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26 Giugno 2025
Redazione 105
Sembrano mosche comuni, ma nascondono un segreto inquietante. Nel cuore del Centro America si è riacceso un incubo che sembrava sconfitto: la Cochliomyia hominivorax, meglio conosciuta come “mosca mangiauomini”.
Questo parassita insidioso, le cui larve infestano principalmente il bestiame e, in casi più rari, anche gli esseri umani, si nutre della carne viva delle sue vittime, provocando ferite profonde, gravi infezioni e spesso la morte.
La mosca depone le uova sulle ferite aperte di animali a sangue caldo. Quando le larve schiudono, non si limitano a nutrirsi di tessuto necrotico, ma scavano nella carne sana, causando danni profondi che mettono a rischio la sopravvivenza dell’ospite.
Dopo decenni di lotte, iniziate negli anni ’50, la mosca era quasi scomparsa dal continente americano. Nel luglio del 2023 il governo di Panama, però, ha dovuto dichiarare lo stato di emergenza sanitaria. Dopo decenni di apparente scomparsa, la mosca mangiauomini è tornata a infestare l’area.
Per contrastare questa minaccia, è stato avviato un piano che sembra uscito da un film di fantascienza: milioni di mosche maschio sterili vengono allevate in laboratorio e rilasciate nell’ambiente per interrompere il ciclo riproduttivo del parassita e bloccarne la diffusione.
Ad oggi, quasi 50.000 casi sono stati confermati tra Panama, Costa Rica e Nicaragua, dimostrando l’urgenza e la complessità della battaglia in corso contro questa minaccia vivente.
La rinascita della “mosca mangiauomini” rappresenta una sfida enorme per la salute pubblica e l’economia. Solo con strategie innovative e un impegno costante sarà possibile contenere e, si spera, sradicare definitivamente questo parassita.