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Credits: Getty Images
15 Luglio 2025
Redazione 105
E se l’universo avesse una data di scadenza? È questa l’ipotesi di un gruppo di scienziati delle Università di Cornell e Shanghai Jiao Tong, secondo cui l’espansione del cosmo potrebbe fermarsi e invertire la rotta, portando tutto a un collasso totale chiamato “Big Crunch”, una sorta di Big Bang al contrario.
Secondo i ricercatori, l’universo continuerà ad espandersi ancora per miliardi di anni, ma non per sempre. I loro calcoli mostrano che l’espansione raggiungerà il massimo prima di arrestarsi e iniziare a contrarsi. Questo punto di svolta dovrebbe arrivare tra circa 33 miliardi di anni, cioè tra circa 20 miliardi di anni da oggi.
Questa teoria si basa sull’energia oscura, una forza misteriosa che costituisce circa il 70% dell’universo e che finora si pensava restasse costante. Ora però gli scienziati ipotizzano che questa energia possa indebolirsi nel tempo, permettendo alla gravità di prendere il sopravvento e invertire il processo.
20 miliardi di anni sono difficili da immaginare, ma per gli astronomi sono un orizzonte concreto. Prima di allora, altri eventi catastrofici sono già previsti: tra circa 5 miliardi di anni il Sole diventerà una gigante rossa e potrebbe inghiottire la Terra. Poco dopo, la nostra galassia si scontrerà con Andromeda, dando vita a una nuova spettacolare danza cosmica.
Tutto questo ci ricorda che la vita sulla Terra, così come la conosciamo, non ci sarà più quando l’universo inizierà a contrarsi.
Ma il Big Crunch apre scenari affascinanti: e se la fine non fosse davvero una fine? Alcuni fisici pensano che il collasso possa generare un nuovo Big Bang, dando vita a un cosmo del tutto nuovo, con leggi e caratteristiche diverse.
Il destino dell’universo resta uno dei più grandi misteri della scienza, capace di farci paura ma anche di affascinarci. E mentre cerchiamo risposte, resta aperta la domanda più grande: quale futuro ci aspetta davvero?