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Credits: Getty Images
17 Luglio 2025
Redazione 105
Un minuscolo invasore sta girando le mete più amate d’Europa. Non si vede, ma può causare guai seri: è la difterite, malattia infettiva tornata a farsi sentire in modo inatteso.
Attenzione però, non è un insetto, ma i media inglesi l’hanno ribattezzata “killer bug” per la rapidità con cui si sta diffondendo in alcune zone turistiche come Grecia, Spagna, Italia e Croazia.
Per ora non ci sono focolai su larga scala, ma gli esperti invitano a non sottovalutare la situazione. Il problema è che la difterite all’inizio può sembrare un banale mal di gola: facile scambiarla per un raffreddore o un’influenza di stagione.
I sintomi, però, possono evolversi rapidamente. Placche bianche o grigiastre in gola, febbre alta, gonfiore al collo e difficoltà a deglutire sono segnali da non ignorare. Di solito compaiono entro 2-5 giorni dal contagio, e se trascurati possono portare a complicazioni più serie.
Se durante un viaggio o al rientro compaiono sintomi sospetti, è fondamentale contattare subito un medico o recarsi in pronto soccorso. Prima arriva la diagnosi, più è facile evitare complicazioni e limitare il contagio. La cura solitamente consiste in:
La notizia positiva è che la difterite si può prevenire con un vaccino sicuro ed efficace, lo stesso che protegge anche da tetano e pertosse. Basta solo ricordarsi che serve un richiamo ogni 10 anni, soprattutto se si viaggia spesso o si è a contatto con persone fragili.
In definitiva, niente allarmismi: la difterite non deve rovinare le vacanze. Quest’estate, l’unico “insetto killer” che conta è la disinformazione: restare aggiornati è il modo migliore per partire senza pensieri.
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