TUTTO NEWS
credits: Getty Images
18 Luglio 2025
Redazione 105
Arriva puntuale ogni domenica pomeriggio: quel senso di disagio, ansia e malinconia che anticipa il lunedì. Non è solo nervosismo da rientro, ma un vero e proprio peso che, accumulandosi, può avere effetti concreti sulla salute.
Il Blue Monday, o lunedì malinconico, è quel giorno in cui, appena finito il weekend, si avverte una sensazione di vuoto, stanchezza e il peso dell’inizio della nuova settimana.
Non è solo una data fissa, ma quel momento in cui tornare alla solita routine sembra una montagna da scalare.
Tra lavoro, impegni e traffico, quel senso di oppressione e fatica si fa sentire forte. Certo, non è una malattia, ma il Blue Monday può davvero mettere a dura prova l’umore e la voglia di partire col piede giusto.
Non si tratta solo di calo di umore: uno studio dell’Università di Hong Kong ha dimostrato che il Blue Monday è un fenomeno serio che non investe solo i lavoratori.
Il professore Tarani Chandola, autore della ricerca pubblicata sul Journal of Affective Disorders spiega che, “Per alcuni anziani, il passaggio alla settimana innesca una cascata biologica che persiste per mesi. Non si tratta di lavoro, ma di quanto il lunedì sia profondamente radicato nella nostra fisiologia dello stress, anche dopo la fine della carriera”.
Quindi, esistono effetti negativi sulla salute che sono reali e scientificamente provati.
Lo stress prolungato può davvero mettere a dura prova il nostro corpo, causando pressione alta, affaticamento, problemi di sonno e un sistema immunitario più debole.
Secondo lo studio, infatti, proprio il lunedì i livelli di cortisolo - l’ormone dello stress - aumentano del 23%. Ancora più preoccupante è che in questo giorno il rischio di infarti cresce del 19%.
Non è quindi solo una questione di Blue Monday: sapere che non è solo una sensazione può farci sentire meno soli mentre si affronta un’altra settimana.
Interviste