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22 Luglio 2025
Redazione 105
Forse non sono i bambini a essere cambiati, ma i cartoni animati. Un’ipotesi che trova conferma anche nella scienza. Uno studio pubblicato dal National Institute of Health ha infatti dimostrato che soli nove minuti di visione di cartoni animati con ritmi frenetici possono avere effetti negativi significativi sulle funzioni cognitive dei bambini più piccoli.
Partendo proprio da questa evidenza, Ariel Shearer ha deciso di fare un esperimento in casa: per una settimana ha proposto ai suoi quattro figli, tutti sotto i sei anni, solo cartoni animati degli anni ‘90. Quindi solo sigle vintage, grafiche semplici e trame lente.
Gli effetti non hanno tardato a farsi notare, come la stessa Ariel ha raccontato in un post su Instagram. I bambini sono apparsi subito meno sovrastimolati: niente scene tagliate di continuo né effetti sonori martellanti per catturare l’attenzione a ogni secondo. Più spesso si allontanavano dallo schermo per inventarsi giochi o attività, senza restare ipnotizzati davanti alla tv. La tentazione di chiedere “un altro episodio” è quasi sparita: questi vecchi programmi, infatti, non sono costruiti per creare dipendenza.
Un altro aspetto sorprendente è stata la socialità: mentre i cartoni andavano in onda, i bambini coinvolgevano di più anche chi era intorno, cantavano, commentavano, sorridevano. E quando il tempo davanti allo schermo finiva, niente più crisi di nervi o lacrime disperate.
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Un esperimento semplice, con un risultato che fa riflettere, e che invita anche a un pizzico di nostalgia collettiva.
Ecco i titoli suggeriti da Ariel Shearer: