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Credits: Getty Images
23 Luglio 2025
Redazione 105
Il collagene è la nuova star dell’industria beauty. Lo troviamo in creme viso, integratori, gummies e perfino nei menù dei caffè di tendenza. Ma dietro questo boom si nasconde una domanda cruciale: funziona davvero contro le rughe?
In Corea e Giappone è una routine mattutina, in Europa è il nuovo rituale glamour. Alcuni marchi lo propongono persino in versione “drink di bellezza” con ingredienti come vitamina C e resveratrolo. Le promesse? Pelle più tonica, meno rughe, capelli forti e articolazioni in salute.
Il collagene è la proteina più abbondante del corpo umano, essenziale per pelle, ossa, tendini e cartilagini. Ma col passare degli anni la sua produzione naturale cala. E qui entra in gioco il marketing: assumere collagene esterno dovrebbe compensare questa perdita. Ma gli esperti mettono in guardia.
Secondo il Prof. Berenbaum, reumatologo dell’Inserm, “il corpo scompone il collagene ingerito in semplici amminoacidi, che poi utilizza dove serve, non necessariamente per la pelle”. Quanto alle creme, spiega la dermatologa Laurence Michel, “le molecole sono troppo grandi per penetrare l’epidermide: idratano, ma non ringiovaniscono”.
Per rendere il collagene più assorbibile, viene spesso proposto in forma di peptidi idrolizzati. Alcuni studi clinici, pubblicati su riviste come Nutrients e International Journal of Dermatology, hanno osservato miglioramenti leggeri dell’idratazione cutanea dopo 90 giorni di assunzione regolare.
Ma la stessa Dr.ssa Baspeyras, presidente della Società francese di estetica in dermatologia, avverte: “Prima di investire in integratori, curate l’alimentazione, proteggetevi dal sole, bevete molta acqua”. Il rischio? Affidarsi a prodotti costosi, con benefici minimi, mentre le buone abitudini quotidiane restano il vero segreto di bellezza.
Infine, va ricordato che la maggior parte del collagene industriale è di origine bovina o marina e viene estratto da pelle, squame e lische. A prescindere dalla fonte, la molecola non cambia: l’efficacia dipende dall’assorbimento, non dall’origine.