Oggetto spaziale misterioso verso la Terra: cosa è secondo la NASA

Recentemente è stato recentemente avvistato dirigersi verso di noi un misterioso oggetto nello spazio e secondo gli scienziati potrebbe trattarsi di una potenziale minaccia aliena. Il suo nome è 3I/ATLAS, e sta attirando l'attenzione della comunità scientifica per le sue caratteristiche anomale e la traiettoria sospettosamente simile a quella del nostro pianeta.

Spyware extraterrestre?

Secondo gli studiosi Ai Loeb, Adam Hibberd e Adam Crowl, il corpo si muove a un’altitudine considerevole e la sua traiettoria non può essere considerata casuale. In particolare, desta preoccupazione l’ipotesi che possa trattarsi di una sonda artificiale o addirittura di uno spyware alieno, concepito per osservare da vicino l’attività terrestre generando conseguenze catastrofiche.

Secondo Loeb la coincidenza tra il suo percorso attorno al Sole e quello della Terra è dello 0,2%, generando ulteriori dubbi sulla natura del 3I/ATLAS. 

Il corpo celeste dovrebbe passare vicino a pianeti come Giove, Venere e Marte prima di sparire dietro il Sole attorno a ottobre. Questo allontanamento, però, non rassicura tutti: potrebbe trattarsi di una strategia per evitare osservazioni approfondite da parte dei telescopi terrestri.

Cosa dice la NASA: solo una cometa interstellare?

La NASA, tuttavia, ha rassicurato che la cometa non rappresenta una minaccia per la Terra e si manterrà a una distanza di sicurezza di circa 270 milioni di chilometri e raggiungerà il punto più vicino al Sole il 30 ottobre 2025.

La spiegazione più plausibile secondo gli astronomi è che si tratti semplicemente di una cometa interstellare, espulsa da un altro sistema stellare.

Come sottolinea Samantha Lawler, astronoma dell’Università di Regina, la traiettoria e la composizione dell’oggetto sono perfettamente compatibili con quelle di una cometa normale, proveniente da molto lontano.

Per il momento, quindi, possiamo continuare a preoccuparci di minacce più concrete. Se gli alieni ci stanno osservando, forse hanno deciso che non è ancora il momento di farsi vivi…