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11 Agosto 2025
Redazione 105
In Italia vivono oltre 1.600 specie di ragni, quasi tutte innocue per l’uomo. Ma tra quelle da conoscere c’è la malmignatta, conosciuta anche come vedova nera mediterranea (Latrodectus tredecimguttatus), un aracnide molto meno noto del ragno violino ma considerato il più pericoloso del Paese.
La malmignatta non frequenta case e garage, ma preferisce ambienti naturali caldi e secchi: prati incolti, muretti a secco, zone costiere, soprattutto nelle regioni del Centro e del Sud, comprese Sicilia e Sardegna. È un animale schivo e non aggressivo, ma va riconosciuto: corpo nero lucido con macchie rosse o arancioni sul dorso, un segnale visivo che in natura indica potenziale pericolo. Le femmine, più grandi, sono quelle in grado di infliggere morsi realmente pericolosi.
Il veleno della malmignatta è neurotossico, agisce sul sistema nervoso e può causare sudorazione intensa, dolori muscolari, crampi addominali, e nei casi più gravi difficoltà respiratorie. Fortunatamente, i decessi sono rarissimi.
Se pensi di essere stato morso, la regola d’oro è mantenere la calma: immobilizza l’arto, chiama subito il 118, non tentare rimedi casalinghi e, se possibile, fotografa o cattura in sicurezza l’animale per aiutare i medici a identificarlo. In ospedale, il personale valuterà terapie specifiche, soprattutto per i soggetti più fragili.
Nonostante la sua pericolosità, la malmignatta evita l’uomo e morde solo se si sente minacciata. Nella maggior parte dei casi, svolge un ruolo importante nell’ecosistema, controllando la popolazione di insetti.