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Credits: Getty Images
14 Agosto 2025
Redazione 105
Il Giappone continua a stupire per il numero di persone che superano il traguardo dei cento anni. Al 1° settembre 2024, i dati ufficiali registrano 95.119 centenari, con un incremento costante che dura da oltre mezzo secolo. Il fenomeno non è casuale: riflette una serie di elementi strutturali che rendono il Paese un caso unico a livello mondiale.
A dominare questa popolazione longeva sono le donne, che rappresentano l’88% del totale. Questo divario è coerente con la maggiore aspettativa di vita femminile, che in Giappone supera gli 88 anni contro gli 82 degli uomini. Non si tratta solo di sopravvivenza: molte di queste donne restano attive, autonome e socialmente coinvolte anche in età molto avanzata. Alcune, come ex medici o atlete, continuano a offrire il proprio contributo alla società ben oltre i 100 anni.
Dietro a questa straordinaria longevità non si nasconde un singolo “segreto”, ma un insieme di fattori combinati. Lo stile di vita giapponese è improntato a una dieta equilibrata, ricca di pesce, riso e verdure, e a una quotidianità regolata e armoniosa. Fondamentale è anche un sistema sanitario pubblico altamente efficiente e accessibile che punta fortemente sulla prevenzione. Inoltre, gli anziani non vengono isolati, ma restano parte integrante della comunità, beneficiando di legami sociali forti e di un riconoscimento culturale profondo.
Con quasi un terzo della popolazione sopra i 65 anni e il 10% oltre gli 80, il Giappone rappresenta oggi un vero e proprio laboratorio demografico. La sfida non è solo vivere più a lungo, ma vivere meglio, garantendo dignità, assistenza e relazioni significative anche nella vecchiaia. L’esempio giapponese dimostra che longevità e qualità della vita possono andare di pari passo, se supportate da politiche intelligenti e da una cultura che sa valorizzare tutte le età.