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Addio al mito dei 10mila passi: quanti ne servono davvero

Dallo spot anni ’60 al nuovo studio: il mito del fitness cade a 7mila passi

Addio al mito dei 10mila passi: quanti ne servono davvero

Credits: Getty Images

13 Agosto 2025

Redazione 105

Per decenni ci hanno fatto credere che per vivere a lungo servissero 10mila passi al giorno. In realtà, era solo marketing: un’idea lanciata negli anni ’60 in Giappone per vendere pedometri alle Olimpiadi di Tokyo. Nessuna prova scientifica, ma il numero è diventato una religione per chiunque abbia un contapassi.

Ora, l’Università di Sydney ha deciso di rovinare la festa (o forse renderla più facile): secondo uno studio pubblicato su The Lancet, i benefici arrivano già con 7mila passi al giorno.

 

Lo studio che cambia le regole

Il team della professoressa Melody Ding ha passato al setaccio 57 studi condotti in dieci Paesi, con fino a 161mila partecipanti. Il verdetto: già a 2mila passi si vede qualcosa, ma la vera svolta è a 7mila:

  • rischio di morte prematura: -47%

  • rischio di demenza: -38%

  • diabete di tipo 2: -22%

 

Perché 7mila sono il numero giusto

«La soglia dei 7.000 passi rappresenta un buon punto di partenza per ridurre morbilità e mortalità», spiega al Corriere il professor Theodore J. Strange dello Staten Island – Northwell University Hospital di New York. Per la maggior parte delle persone, vuol dire un’ora di camminata. Fare 10mila resta salutare, ma non moltiplica i vantaggi.

 

Meno scuse, più movimento

Le persone che non si allenano con regolarità potrebbero essere motivate a perseguire un obiettivo alla loro portata”, dice Strange. E propone qualche trucco facile: prendere le scale, parcheggiare lontano, portare il cane a fare un giro più lungo.

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