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Credits: Getty Images
13 Agosto 2025
Redazione 105
Per decenni ci hanno fatto credere che per vivere a lungo servissero 10mila passi al giorno. In realtà, era solo marketing: un’idea lanciata negli anni ’60 in Giappone per vendere pedometri alle Olimpiadi di Tokyo. Nessuna prova scientifica, ma il numero è diventato una religione per chiunque abbia un contapassi.
Ora, l’Università di Sydney ha deciso di rovinare la festa (o forse renderla più facile): secondo uno studio pubblicato su The Lancet, i benefici arrivano già con 7mila passi al giorno.
Il team della professoressa Melody Ding ha passato al setaccio 57 studi condotti in dieci Paesi, con fino a 161mila partecipanti. Il verdetto: già a 2mila passi si vede qualcosa, ma la vera svolta è a 7mila:
«La soglia dei 7.000 passi rappresenta un buon punto di partenza per ridurre morbilità e mortalità», spiega al Corriere il professor Theodore J. Strange dello Staten Island – Northwell University Hospital di New York. Per la maggior parte delle persone, vuol dire un’ora di camminata. Fare 10mila resta salutare, ma non moltiplica i vantaggi.
“Le persone che non si allenano con regolarità potrebbero essere motivate a perseguire un obiettivo alla loro portata”, dice Strange. E propone qualche trucco facile: prendere le scale, parcheggiare lontano, portare il cane a fare un giro più lungo.