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Credits: Getty Images
13 Agosto 2025
Redazione 105
Altro che serie TV apocalittiche: qui la trama la scrive la realtà… con un pizzico di paranormale. Ryo Tatsuki, la sensitiva giapponese ribattezzata “Baba Vanga d’Oriente”, è tornata a scuotere le coscienze. Dopo aver previsto con inquietante precisione la pandemia da Covid-19, ora avverte: "Un virus sconosciuto, più letale del Covid, colpirà l’umanità nel 2030".
E mentre la profezia fa discutere tra chi ci crede e chi alza gli occhi al cielo, dall’altra parte del mondo arriva una notizia meno mistica ma molto concreta: in Cina, oltre 7mila casi di virus chikungunya stanno facendo scattare l’allerta sanitaria. Coincidenza o segnale?
Tatsuki non è nuova a previsioni che sembrano uscite da un film catastrofico. Nel suo curriculum di “visioni” compaiono la morte di Lady Diana e il Covid. Stavolta, però, la previsione arriva mentre in Guangdong si combatte davvero contro un’epidemia: febbre alta, dolori articolari lancinanti, eruzioni cutanee e stanchezza che può durare mesi.
Per bloccare il virus, le autorità hanno messo in campo di tutto: quarantene sotto zanzariera, blitz casa per casa per eliminare acqua stagnante, pesci “anti-larve” e droni da ricognizione. Gli esperti precisano: il chikungunya non passa da persona a persona, ma i numeri in crescita ricordano a tutti quanto velocemente possano degenerare le situazioni.
Alla fine, tra profezie e fatti, resta una lezione: anche senza un “super virus”, i nemici con le ali e sei zampe sanno come far tremare governi e sistemi sanitari.