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credits: Getty Images
18 Agosto 2025
Redazione 105
C’è chi prova attrazione sessuale ogni giorno, chi non la prova mai… e poi ci sono loro, i graysexual. Un’identità che vive in mezzo, in quello spazio che non è bianco né nero, ma un mix di sfumature personali.
Secondo WebMD, la graysexualità descrive persone che "raramente o appena provano attrazione". Si colloca tra l’asessualità (attrazione sessuale quasi nulla) e l’allosesualità (attrazione sessuale costante). L’intensità è talmente bassa da poter essere ignorata, e non è un requisito fondamentale per vivere una relazione.
Il concetto stesso di gray rinforza l’idea che la sessualità non è un interruttore acceso/spento, ma un ventaglio di possibilità.
Healthline chiarisce che "un asessuale è qualcuno che prova poca o nessuna attrazione sessuale". La differenza?
Qui la sfumatura cambia ancora. "I demisessuali provano attrazione sessuale solo se c’è un forte legame emotivo". Un graysexual, invece, può provare attrazione anche senza legame, ma capita raramente o non è particolarmente intensa.
Un graysexual può essere attratto esteticamente, fisicamente o romanticamente da qualcuno, o vivere relazioni dove il sesso non è al centro. C’è chi preferisce dimostrare affetto con abbracci, chiacchiere, tempo di qualità.
E sì, "il sesso può comunque essere piacevole per un graysexual": può farlo per divertimento, intimità, curiosità o per concepire. Qui entra in gioco la differenza tra attrazione sessuale e comportamento sessuale: puoi desiderare senza agire, o agire senza desiderare.