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19 Agosto 2025
Redazione 105
Pensavamo di essere i re della battuta pronta e delle risate da bar. E invece, secondo una ricerca internazionale, l’Italia… non fa così ridere. Almeno fuori casa.
Uno studio di Remitly, condotto su oltre 6.000 persone in 30 Paesi, ci relega al 28° posto nella classifica mondiale dell’umorismo. Sul podio? Repubblica Ceca (72,33 punti), Portogallo e Irlanda.
La classifica non si è basata su quante barzellette si raccontano, ma sul modo in cui si usa l’umorismo nella vita di tutti i giorni, valutando quattro stili: affiliativo (quello che unisce), autoironico, aggressivo (sarcasmo) e auto-migliorativo.
I cechi vincono grazie all’autoironia e al sarcasmo, i portoghesi con battute “accoglienti” che mettono tutti a proprio agio, e gli irlandesi… beh, loro hanno il leggendario good craic.
L’Italia, con i suoi 67,96 punti, resta fuori dalla top 20, superata persino da Belgio, Grecia e Regno Unito. Eppure ci piace pensare che il nostro umorismo, fatto di dialetti, battute da osteria e sketch che capiamo solo noi, sia semplicemente… troppo di nicchia per i sondaggi.
In fondo, se non facciamo ridere le classifiche, pazienza: noi continuiamo a ridere tra di noi.