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Credits: gettyimages
19 Agosto 2025
Redazione 105
Secondo un recente studio internazionale, condotto dall'Università del Vermont e dalla MITRE Corporation, lo spagnolo sarebbe la lingua più "felice" al mondo tra le dieci più parlate.
La ricerca, guidata dai matematici Peter Dodds e Chris Danforth del Computational Story Lab, ha analizzato miliardi di parole provenienti da 24 fonti diverse, dai libri ai social media, passando per testi musicali, sottotitoli televisivi e articoli di giornale. L’obiettivo era di capire quale lingua avesse la maggiore quantità di termini percepiti come positivi.
Per giungere a questa scoperta, i ricercatori hanno esaminato le 100.000 parole più comuni in dieci lingue, tra cui l'inglese, il coreano, l'arabo e il cinese. Ciascuna parola è stata valutata da 50 madrelingua con un punteggio da 1 (molto negativo) a 9 (molto positivo). Questo ha permesso di calcolare la "risonanza emotiva" di ogni termine, ovvero l'impatto che ha su chi lo legge o lo pronuncia.
Lo studio ha rivelato un fenomeno noto come "principio di Pollyanna": la naturale tendenza umana a usare più parole positive che negative, anche sui social.
Dai risultati è emerso che lo spagnolo si distingue per la sua alta carica positiva, mentre il cinese è quello in cui questa tendenza è meno evidente.
Termini come "alegría" (gioia), "amor" (amore) e "felicidad" (felicità) non solo ricorrono più spesso, ma trasmettono un'emozione più calda e positiva.
I ricercatori hanno anche sviluppato un "hedon meter" , uno strumento per misurare la felicità online, confermando che l'espressione "hahaha" è tra le più usate in tutte le lingue.
Sebbene non ci siano prove scientifiche che parlare spagnolo renda direttamente più felici, lo studio suggerisce che le parole che usiamo influenzano il nostro modo di pensare. Quindi, forse, basta ascoltare una canzone latina o usare parole come "corazón" (cuore) e "esperanza" (speranza) per vedere il mondo con occhi un po' più positivi.