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credits: Getty Images
25 Agosto 2025
Redazione 105
Non è la solita cimice che si rifugia in casa d’autunno lasciando cattivo odore. La chiamano “cimice assassina” e già il nome basta per alzare l’attenzione. Arriva dal Nord America, ha attraversato oceani e merci fino a stabilirsi anche in Italia, dove oggi si incontra in Lazio, Sicilia, Liguria, Sardegna e Basilicata. Predatore silenzioso, preferisce orti, siepi e balconi fioriti: qui caccia piccoli insetti usando le zampe anteriori ricoperte da una sostanza appiccicosa, in uno stile che ricorda quello delle mantidi.
Gli esperti la considerano utile contro i parassiti, perché elimina afidi, mosche della frutta e persino la sputacchina, responsabile della diffusione della Xylella negli ulivi. Ma la sua fame non fa distinzioni: divora anche insetti “buoni”, come coccinelle e altri predatori naturali, motivo per cui viene vista anche come specie invasiva.
Non trasmette malattie e non succhia sangue, ma se disturbata può pungere. Chi l’ha provato lo descrive come più doloroso di una puntura d’ape: un dolore secco e intenso, seguito da gonfiore e prurito che possono durare giorni. In caso di puntura, meglio lavare subito la zona, applicare ghiaccio e ricorrere a creme lenitive o antistaminiche.
Riconoscerla è semplice: corpo snello lungo circa 1,5 cm, colore verde-giallastro con riflessi rossastri e zampe anteriori curve. Se ti capita di trovarla in casa, non serve schiacciarla: basta spostarla con delicatezza e lasciarla andare.