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"Ho tenuto un assorbente interno per un mese: cosa mi è successo"

La storia di un errore banale che ha rischiato di costarle carissimo

"Ho tenuto un assorbente interno per un mese: cosa mi è successo"

credits: Getty Images

25 Agosto 2025

Redazione 105

Quello che sembrava un semplice errore di distrazione ha trasformato la vita dell'influencer Savannah Miller in un incubo. Per un mese intero, un assorbente interno dimenticato le ha causato dolore, infezioni e una lezione amara sull'importanza della cura del proprio corpo.

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L’esperienza traumatizzante di Savannah 

Come ha raccontato lei stessa al The Post, ha vissuto un'esperienza “traumatizzante” iniziata due anni prima, quando durante un’uscita con le amiche in un bagno di un pub, scelse di usare un assorbente interno del quale, il giorno dopo, ne aveva dimenticato l’esistenza:

“Mi ero dimenticata di averlo inserito e, poiché non c'era sangue e il filo era scomparso, non l'ho visto".

 

La scoperta in ospedale 

I sintomi non sono tardati ad arrivare. Un malessere generale e, soprattutto, un odore sgradevole hanno messo in allarme la giovane, che ha raccontato: "Sentivo l'odore come se un topo mi fosse entrato dentro mentre dormivo e fosse morto". Nonostante la sensazione che qualcosa non andasse, Savannah ha continuato a usare altri assorbenti, peggiorando ulteriormente la situazione.

 

Solo dopo tre visite in ospedale e numerosi esami, inclusi test per malattie sessualmente trasmissibili, i medici hanno trovato tracce di cotone nelle urine. L'assorbente è stato prontamente rimosso e, con ironia, Savannah ha raccontato: "Il medico ha dovuto pescarlo dalle mie ovaie".

 

Il rischio della sindrome da shock tossico

Fortunatamente non ha sviluppato sintomi della sindrome da shock tossico, il rischio più grave legato a un assorbente interno dimenticato. Tuttavia, le sono stati prescritti antibiotici a scopo precauzionale.

La sindrome da shock tossico è una condizione rara, che colpisce circa 1 persona su 100.000. Si verifica quando i batteri rilasciano tossine nel sangue, causando gravi problemi come insufficienza d'organo o, nei casi più estremi, la morte.

Oggi, le confezioni di assorbenti interni riportano chiare avvertenze e raccomandano di cambiarli almeno ogni otto ore.

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