Katia Follesa smaschera una truffa con una foto virale da bodybuilder

Quando i social provano a trasformarla in testimonial di prodotti dimagranti miracolosi, Katia Follesa risponde con la sua arma migliore: l’ironia.

La foto in versione bodybuilder 

Sui suoi profili social, l’attrice ha pubblicato una foto in cui appare in una parodia volutamente esagerata da bodybuilder, con muscoli sproporzionati e uno sguardo che svela subito il gioco. Un’immagine che smonta l’ennesima fake news circolata online e che porta con sé un messaggio limpido: nessuna scorciatoia, i risultati arrivano solo con dedizione e costanza.

Visualizza questo post su Instagram

Un post condiviso da Katia Follesa (@katioska76)

La risposta virale su Instagram

Nel post, diventato virale, Katia scrive: “Girano sul web foto e video creati con AI dove sponsorizzo prodotti dimagranti (ennesima truffa). Ovviamente non sono io! Solo con dedizione e costanza si possono ottenere dei risultati… Come ho fatto io e come si evince dall’immagine. Dai su! Se mi scrivete in direct vi faccio una bella scheda!”.

Dietro a quella battuta c’è però una storia vera. Negli ultimi anni la Follesa ha perso circa venti chili, ma non per inseguire i canoni estetici del mondo dello spettacolo: la sua è stata una scelta dettata da motivi di salute. 

L’attrice ha deciso di intraprendere un percorso di dimagrimento, affrontandolo con responsabilità e determinazione. 

Come Katia Follesa ha perso 20 chili con un percorso sano 

Il suo approccio è stato tutt’altro che superficiale: un lavoro costante con un personal trainer, una dieta equilibrata e la supervisione di specialisti. 

Niente proteine miracolose, nessuna sponsorizzazione nascosta, solo disciplina e consapevolezza. Come lei stessa ha dichiarato in un’intervista al Corriere della Sera: “Per perdere i chili di troppo, bisogna prima volerlo. Poi è doveroso affidarsi alla professionalità di uno o più medici specialisti”.

Con il suo sarcasmo, Katia Follesa ha smascherato l'ennesima illusione dei social, ribadendo che il benessere non è il frutto di scorciatoie o filtri digitali, ma il risultato di un impegno costante e autentico.