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10 Settembre 2025
Redazione 105
E se il mondo intorno a noi fosse solo una proiezione avanzata, come un ologramma interattivo? Secondo l’esperto di intelligenza artificiale Roman Yampolskiy, questa non è solo un’idea da film: la probabilità che viviamo in una simulazione sarebbe sorprendentemente alta.
Durante la sua partecipazione al celebre podcast Diary of a CEO condotto da Steven Bartlett, Yampolskiy ha delineato una visione del futuro a dir poco sconvolgente: uno scenario inquietante per i prossimi vent’anni, accompagnato da previsioni cruciali su quali professioni riusciranno a resistere alla rivoluzione dell’IA.
In particolare, si è mostrato convinto della teoria della simulazione del filosofo Nick Bostrom.
L’informatico ha spiegato di credere in questa teoria per ragioni precise e statistiche, sottolineando che l’avanzamento tecnologico rende questa ipotesi sempre più plausibile.
"Ecco perché penso che ci troviamo in una simulazione, è esattamente questo il motivo", ha affermato, spiegando che l’intelligenza artificiale e la realtà virtuale stanno raggiungendo livelli tali da risultare indistinguibili dalla nostra realtà.
Ha poi sviluppato il suo ragionamento: "Se crediamo che possiamo creare un’intelligenza artificiale di livello umano e crediamo che possiamo creare una realtà altrettanto bella, allora la nostra stessa esistenza potrebbe essere un esperimento, una copia di un’altra realtà. Non appena questa cifra sarà accessibile, eseguirò miliardi di simulazioni di questo stesso modello".
In altre parole, il moltiplicarsi di simulazioni renderebbe statisticamente più probabile che viviamo in una di esse e non nella realtà “originale”.
In definitiva, la teoria di Yampolskiy suggerisce che non stiamo solo sviluppando tecnologie capaci di replicare la vita, ma che potremmo essere, a nostra insaputa, la creazione di un'intelligenza superiore.
La distinzione tra creatore e creato, tra realtà e simulazione, non è mai stata così sottile.
Chi è Roman Yampolskiy?
È un esperto di intelligenza artificiale che studia i rischi legati allo sviluppo tecnologico avanzato.
Che cos’è la teoria della simulazione di Nick Bostrom?
L’ipotesi secondo cui il nostro universo non è reale, ma una simulazione creata da una civiltà tecnologicamente superiore.
Perché potremmo vivere in una simulazione?
Perché, con miliardi di simulazioni possibili, è statisticamente più probabile trovarsi in una di esse che nella realtà originale.