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Credits: Instagram @brucewillisbw
29 Settembre 2025
Redazione 105
Quando notiamo che una persona a noi cara inizia a cambiare l’istinto naturale è di cercare una soluzione logica.
E così ha fatto Emma Heming Willis, moglie di Bruce Willis, che dal 2009 sta affrontando una demenza frontotemporale accompagnata da afasia progressiva primaria, un raro disturbo del linguaggio, iniziato in modo quasi impercettibile.
"Tutto è iniziato con il suo balbettio" ha rivelato Emma, ospite del podcast Next Question di Katie Couric descrivendo il primo sintomo. Siccome, da bambino ne aveva sofferto, la ricomparsa da adulto è stata inizialmente interpretata dalla famiglia come un ritorno del vecchio disturbo, forse legata allo stress e all’età e non come un campanello d'allarme di demenza precoce.
Con il passare del tempo, Emma ha notato che Bruce faceva sempre più fatica a esprimersi. "Le parole non venivano più in modo naturale. Era disorientato, e io con lui" ha spiegato.
Per questo motivo Emma Heming Willis ha voluto condividere la sua esperienza come avvertimento per tutti. Quando si notano cambiamenti drastici nel linguaggio, nella personalità o nel comportamento di una persona amata, che sia 40, 50 o 60 anni è fondamentale agire.
Poi ha aggiunto, invitando a farsi portavoce dei propri cari, che si deve essere assertivi con i medici e pretendere risposte, perché "si conosce la persona che si ama meglio di chiunque altro".
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La situazione di Bruce Willis è clinicamente definita da due condizioni interconnesse:
La testimonianza di Emma Heming Willis è importante perché rompe il silenzio su una malattia ancora poco conosciuta e spesso diagnosticata tardi.
Parlare apertamente di demenza frontotemporale e afasia aiuta non solo a riconoscere i sintomi, ma anche a combattere lo stigma e a offrire supporto a chi ne ha più bisogno.