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Filippo Bisciglia: “Tradimenti a Pamela Camassa? Non dirò mai niente”

Il conduttore si confessa, ma non si sbottona più di tanto sulla sua vita sentimentale chiacchieratissima in questo momento

Filippo Bisciglia: “Tradimenti a Pamela Camassa? Non dirò mai niente”

Credits: Getty Images

29 Ottobre 2025

Redazione 105

Filippo Bisciglia si racconta in un’intervista a Vanity Fair. 20 anni fa partecipava al Grande Fratello e si faceva conoscere per la prima volta al pubblico. Com’è cambiato da allora? “Per quanto riguarda lo spirito e l'umore è come se la mia vita si fosse fermata a quella porta rossa che si è chiusa dentro di me: se mi chiedesse quanti anni mi sento le risponderei 28, che era la mia età quando sono entrato al ‘Grande Fratello’. Sono rimasto fermo lì con la testa e con la voglia di fare anche se, naturalmente, nella vita si matura e si cambia”.

 

La malattia della madre: la vera svolta 

Insomma, un eterno ragazzo: “Non avendo avuto figli e tutto il resto, sono rimasto un po' quel ragazzo lì anche se il mio bilancio fino adesso è bello: non rinnego nulla e rifarei tutto quello che ho fatto”. Eppure ha capito di essere adulto ad un certo punto ed è stato doloroso: “Quando ho scoperto che mia madre stava male: lì mi si è bloccato il cervello e ho capito che avrei dovuto smetterla di fare il ca***ne e di pensare alle cose serie. Ricordo di aver guardato il cielo e aver detto: toglimi tutto, le serate, la macchina, i soldi, la popolarità, ma lasciami mia madre. Era come se mi fossi reso conto che le cose superficiali non servono a niente se non hai vicino le persone che ami”.

 

I tradimenti: un argomento che non vuole affrontare 

Si passa poi al lato sentimentale e Bisciglia decide di sviare sulla domanda riguardante il rapporto con i tradimenti. Teme, infatti, che qualsiasi cosa dicesse venisse travisata. Il riferimento, pare chiaro, è alla fine del rapporto con Pamela Camassa. Ma anche qui non si sbottona: “Non dirò mai niente su questo e non andrò mai da nessuna parte a parlarne: è una promessa”.

 

Il morbo di Parthes

La sua non è stata un’infanzia semplice e l’ha portato a voler essere “visto”: “Da bambino non potevo camminare perché avevo il morbo di Parthes. Quando vieni da un'esperienza così traumatizzante, o ti nascondi o fai di tutto per metterti in mostra. Dopo essere stato fermo tanti anni ho cercato di dimostrare, prima a me stesso e poi agli altri, di essere qualcuno che valeva la pena vedere: penso che sia partito tutto da lì. Ho però anche i momenti in cui mi chiudo e voglio stare da solo”.

Non ha però mai avuto paura di tornare a non riuscire a camminare: “No perché, una volta guarito, sapevo che il problema era risolto. È come se quella fase della mia vita non fosse esistita: mia madre, per dire, ha voluto eliminare qualsiasi tipo di ricordo di quegli anni. Non ho una foto in cui ho le gambine bloccate, solo una in cui si vedono le gambe incastrate nei ferri. Mamma ha buttato tutto, è stato uno shock per la mia famiglia”.

 

Bisciglia oltre “Temptation Island”

Per tutti è il volto di Temptation Island. Bisciglia confessa che vorrebbe fare anche altro: “Mi piacerebbe, per esempio, condurre un game. Ho anche registrato una puntata zero di ‘Caduta libera’ che è andata molto bene. Vorrei mostrare dei nuovi lati di me”. Ma è un limite o un vantaggio essere così legati a un format? “Penso che sia bellissimo. Un po' come quando ero piccolo e sapevi che ‘La Corrida’ era di Corrado e ‘La ruota della fortuna’ di Mike Bongiorno. Mi fa piacere essere associato a Temptation ma, detto questo, mi piacerebbe anche fare altre cose a Mediaset, che ormai considero la mia casa. Anche perché non ho più 30 anni. Anche se forse, oggi, per un conduttore è meglio sembrare più maturo”.

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