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Tradimento maschile: quando il rischio è davvero più alto
Gli studi ribaltano le convinzioni sull'infedeltà: il rischio di tradimento è maggiore in una fase adulta
Si crede che l'infedeltà sia legata alla gioventù, alla testa fra le nuvole e all'inesperienza. La scienza, però, invita a rivedere questa idea: le ricerche sui comportamenti di coppia e sull’evoluzione delle relazioni mostrano una verità sorprendente.
In realtà, il periodo in cui un uomo è più incline a tradire non è quello che comunemente si pensa.
L'età più "pericolosa" per il tradimento maschile
Gli studi sull’infedeltà maschile mostrano un dato preciso: la probabilità di un tradimento non diminuisce con l’età, ma segue una curva che raggiunge il suo picco intorno ai 55 anni.
Siamo di fronte a un paradosso: l’età in cui la vita dovrebbe essere più stabile e tranquilla è proprio quella in cui il rischio di scivolare in un’avventura extraconiugale è maggiore.
Ma perché proprio in questa fase della vita adulta? La spiegazione più solida ruota attorno a quel momento di bilanci che chiamiamo crisi di mezza età.
Tradimento: perché il picco è proprio a 55 Anni
Secondo i dati, inclusi quelli di uno studio del 2008 dell'Università del New Hampshire, molti uomini a 55 anni si fermano a guardare indietro. I traguardi importanti sono stati raggiunti, la quotidianità è ben definita, ma a volte subentra una sensazione di routine piatta o di insoddisfazione interiore.
In sintesi, c'è un bisogno urgente di sentirsi ancora pienamente vivi, di "dimostrare" qualcosa a sé stessi, e di trovare nuove conferme sul proprio valore e fascino.
Capire che il tradimento maschile non è solo un atto di superficialità, ma spesso un sintomo di una crisi più profonda legata all'età e all'autostima, non lo giustifica, ma aiuta a inquadrare il fenomeno in una prospettiva più completa.