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Credits: Getty Images
25 Novembre 2025
Redazione 105
C’è una crescente tendenza a instaurare legami emotivi con i chatbot, che ormai non vengono più percepiti come semplici strumenti, ma come veri e propri partner. Lo dimostra un dato: il 19% degli adulti ha già chattato con un sistema di AI progettato per simulare un partner sentimentale.
L’esperto Sam Mann rivela a Vice quali sono i tre fattori chiave che spingono gli utenti verso i partner virtuali. Ecco i tre motivi principali:
Il timore di essere giudicati spinge molti a rivolgersi all'intelligenza artificiale per sfogarsi, sentendosi liberi di essere sé stessi.
Mann spiega: "Le persone possono essere se stesse senza filtrare i propri pensieri o preoccuparsi di essere 'troppo'. Questo livello di accettazione è potente, soprattutto per coloro che si sono sentiti giudicati o inadeguati nelle relazioni passate."
Noi umani cerchiamo naturalmente e costantemente conferma sociale. Quando l'approvazione manca nella vita reale, cerchiamo rifugio in un canale sempre accessibile come l'AI. Questo perché "Nei momenti di insicurezza o solitudine, avere qualcuno disponibile a rafforzare la propria autostima può fare davvero la differenza”.
Attenzione però, dipendere da questa gratificazione istantanea può sabotare le relazioni reali.
L’AI riflette i nostri bisogni mentre le relazioni reali sono complesse e richiedono l'accettazione delle imperfezioni. Per molti, è più semplice cercare la perfezione in un sistema che invece non sbaglia (quasi) mai.
Come dice Mann: "Il tuo partner di intelligenza artificiale non avrà una brutta giornata e non se la prenderà con te. Puoi condividere i tuoi pensieri senza preoccuparti di essere criticato o frainteso".
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