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Credits: Getty Images
26 Novembre 2025
Redazione 105
Anche a letto, come in ogni cosa, le parole possono essere potentissime.
Il "dirty talk", letteralmente il “parlare sporco” non è infatti solo una pratica erotica, ma un modo per dar voce alla propria fantasia e mostrare la propria vulnerabilità. Si tratta di autenticità, libertà e fiducia reciproca. Non serve gridare, basta saper sussurrare.
Il segreto per un “dirty talk” efficace sta nell’equilibrio: costruire una tensione basata su desiderio e complicità.
Il primo passo è l'ascolto: capire fin dove il partner si sente a suo agio, dai toni fino alle parole specifiche. L’importante è che il linguaggio sia vero, che sia esplicito, diretto, o semplicemente poetico. Anche un complimento sussurrato, una promessa lasciata a metà o una frase accennata possono bastare per accendere l'immaginazione.
Siccome molti vorrebbero provare ma hanno paura di sembrare ridicoli, ecco tre consigli per rompere il ghiaccio:
E, ultimo suggerimento: se scappa un sorriso o una risata, ben venga! L'intimità si rafforza anche nella leggerezza.
Diversi studi hanno spiegato che il motivo per cui il “dirty talk” ci eccita così tanto è il nostro cervello, il nostro primo organo sessuale. Ciò che sentiamo o immaginiamo stimola, infatti, le stesse aree neurologiche che si accendono con il contatto fisico.
Parlare in modo esplicito o allusivo funziona quindi perchè crea aspettativa ed amplifica la fantasia, un modo per raggiungere una connessione anche prima di toccarsi.
Questo meccanismo ha lo stesso effetto anche con un messaggio piccante o uno sguardo complice.