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Fabio Fognini: chi è, moglie, figli, carriera e ritiro

Tutto su Fabio Fognini: dal trionfo di Monte Carlo al ritiro. Il carattere, la carriera e la vita con Flavia Pennetta e i tre figli

Fabio Fognini: chi è, moglie, figli, carriera e ritiro

Credits: Instagram @fabiofogna

02 Dicembre 2025

Redazione 105

Quando Fabio Fognini si siede davanti a Francesca Fagnani a Belve, non porta con sé solo una carriera esplosiva, ma anche una delle storie d’amore più iconiche dello sport italiano: quella con Flavia Pennetta.

Una relazione che negli anni ha mescolato grinta, dolcezza e caratteri forti, proprio come i due protagonisti.

 

Flavia Pennetta e Fabio Fognini: come si sono conosciuti?

Fabio Fognini e Flavia Pennetta si sono conosciuti sui circuiti internazionali di tennis. Nonostante si conoscessero da tempo, la relazione è iniziata ufficialmente nel 2014.

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Un momento chiave è stato il 2015, anno in cui Flavia Pennetta ha vinto gli US Open. La coppia ha ufficializzato il legame e, l'anno successivo, i due tennisti si sono sposati.

Oggi sono genitori di tre figli: Federico, Farah e Flaminia. La famiglia vive principalmente a Barcellona, dove i due ex atleti gestiscono la vita familiare e gli impegni di lavoro dopo il ritiro.

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Fabio Fognini e il padre Fulvio: la verità sul loro rapporto

Nel percorso di Fabio Fognini c’è sempre stata una figura centrale: il padre Fulvio. È lui a portarlo sul campo per la prima volta a 4 anni, sostenendolo tra allenamenti, trasferte e sacrifici familiari. 

In un’intervista alla FITP, Fulvio ha raccontato l’orgoglio nel vedere Fabio diventare padre e atleta maturo, sottolineando come, nonostante il carattere impulsivo del figlio, il loro legame sia rimasto saldo e fatto di fiducia reciproca.

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La carriera di Fabio Fognini: titoli, le squalifiche e il ritiro

Quanti tornei ha vinto? Nel corso della sua carriera, Fabio ha raccolto nove titoli ATP in singolare, ma il suo capolavoro rimane la vittoria al Masters 1000 di Montecarlo nel 2019. 

Ma la carriera di Fognini non è stata fatta solo di successi: non sono mancati i momenti difficili, le polemiche — dovute al suo carattere fumantino in campo — e le tensioni.

 

Qual è stata la sua squalifica più famosa? Sicuramente quella degli US Open 2017, con una sanzione da oltre 96.000 dollari per insulti a un giudice di linea: una delle pagine più calde del suo percorso.

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E nel 2025 è arrivato l’atto finale: il 9 luglio, durante il torneo di Wimbledon Championships, Fognini ha annunciato il suo ritiro dal tennis professionistico. Con 38 anni e una carriera lunga oltre due decadi, ha definito quel momento “il modo migliore per dire addio”.

I retroscena di Belve: dalla Coppa Davis al Roland Garros

A Belve, Fabio Fognini affronta il tema del ritiro con una sincerità che colpisce fin da subito. "Non mi manca giocare", afferma, e lo fa con una sicurezza che sorprende persino Francesca Fagnani. 

Ma è quando il discorso scivola sulla Coppa Davis che l’atmosfera cambia. Fognini racconta un episodio rimasto a lungo in sospeso: il giorno dell’annuncio del ritiro a Wimbledon si ritrova al tavolo accanto Filippo Volandri, capitano della nazionale. "Ci ha salutati, ma non ha detto nulla. Neanche un complimento. Niente".

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Un dettaglio apparentemente semplice, quasi quotidiano, che però per lui diventa il simbolo di un addio vissuto, come dice, "nel modo sbagliato". Poi aggiunge: "Non ho avuto spiegazioni e questo è ciò che considero ridicolo. Gli uomini dovrebbero parlarsi".

La conversazione si fa ancora più profonda quando Fognini decide di raccontare la sua fragilità più nascosta: gli attacchi di panico. Rivela che il primo lo ha colpito al Roland Garros, un ricordo che ancora lo scuote. Una confessione inattesa, soprattutto per la naturalezza con cui la condivide: "Non ero mai stato così male".

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