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Credits: YouTube @Paramount Movies
11 Dicembre 2025
Redazione 105
A un quarto di secolo dall’uscita di Il Gladiatore, Russell Crowe torna al centro dell’attenzione per una critica feroce rivolta al sequel diretto da Ridley Scott. L’attore, che nel 2000 ha incarnato l’iconico Massimo Decimo Meridio, ritiene che Il Gladiatore 2 abbia sacrificato l’integrità morale del personaggio che lo ha consacrato. Al centro della polemica, l’ipotesi narrativa secondo cui Massimo avrebbe avuto un figlio segreto con Lucilla, scelta che per Crowe mina le fondamenta del film originale, costruito sul trauma per la perdita della sua famiglia.
Nel ripercorrere la sua reazione alla lavorazione del sequel, Crowe ricorda l’istante in cui ha percepito che il progetto stesse imboccando una direzione sbagliata. In un’intervista rilasciata all’emittente australiana Triple J, ha spiegato come una singola informazione – trapelata durante la produzione – abbia incrinato la sua fiducia nel nuovo film.
Per lui, quella deviazione narrativa contraddice la solidità emotiva e l’etica che avevano reso memorabile Il Gladiatore, opera costruita sul binomio dolore e giustizia. Crowe non ha usato mezzi termini e ha dichiarato: “Il sequel, che non dovremmo nemmeno nominare, dimostra che chi lo ha fatto non aveva compreso davvero cosa rendesse speciale il primo film. Non erano i soldi, non erano le scene d’azione. Era il nucleo morale”.
L’attore racconta di aver difeso con determinazione la coerenza del suo personaggio durante le riprese del film originale. Non un capriccio, bensì un’esigenza artistica: mantenere intatta la forza narrativa di Massimo, un uomo guidato dalla fedeltà alla famiglia e dal senso dell’onore. Per questo, afferma di essersi sempre opposto a elementi superflui che avrebbero potuto indebolire quella dimensione etica.
Nel ricordare quel periodo, Crowe riporta: “Mi battevo ogni giorno contro proposte che non funzionavano. Scene di sesso, situazioni fuori luogo… tutto ciò che avrebbe tolto potenza al personaggio. E ora mi dite che aveva anche un’altra donna? È assurdo”.
Nonostante le sue critiche, Il Gladiatore 2 ha ottenuto numeri notevoli al box office, superando i 462 milioni di dollari e portando sullo schermo un cast ricco di nomi di primo piano, tra cui Paul Mescal, Denzel Washington, Joseph Quinn e Pedro Pascal. Il nuovo film si concentra sulla storia del presunto figlio di Massimo, aprendo un universo narrativo lontano da quello originale. Ma per Crowe, il successo commerciale non basta a compensare ciò che considera un tradimento della visione che aveva reso epica la storia del generale romano.