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22 Dicembre 2025
Redazione 105
I canti di Natale hanno radici molto più profonde di quanto si possa immaginare. In origine, la parola inglese carol non indicava esclusivamente brani legati alle festività, ma un genere musicale caratterizzato da ritornelli ripetuti, melodie semplici e una struttura che alternava coro e solista. Nel Medioevo questi canti erano spesso eseguiti durante processioni religiose, influenzati sia dalla liturgia latina sia dalle tradizioni popolari europee. Monaci, pellegrini e cantori itineranti li diffusero in tutto il continente, trasformandoli in una vera “lingua comune della cristianità”.
Con il passare dei secoli, ogni Paese modellò i propri canti secondo la cultura locale. In Francia nacquero i noëls, melodie popolari talmente apprezzate da essere raccolte in antologie già nel XVI secolo. In Italia si svilupparono le laude, mentre nei territori di lingua tedesca presero forma i Weihnachtslieder, molti dei quali sono tutt’oggi conosciuti. Parallelamente, i canti iniziarono a essere collegati a riti popolari come il wassailing, praticato nel periodo della Dodicesima Notte, quando le comunità celebravano tra cibo, musica e bevande augurali.
Eventi storici come la Rivoluzione francese o la proibizione del Natale durante il dominio puritano in Inghilterra causarono un temporaneo declino dei canti. Tuttavia con la Restaurazione e l’arrivo dell’età vittoriana, il repertorio natalizio rifiorì. L’Ottocento portò un rinnovato entusiasmo per tutto ciò che riguardava il Natale: vennero riscoperti testi antichi, pubblicate grandi raccolte e composti nuovi brani destinati a diventare classici, come Stille Nacht e Once in Royal David’s City. Questa epoca segnò anche la nascita dei gruppi di cantori di strada, che diffusero la tradizione in taverne, piazze e case private.
Nel XIX secolo i canti diventarono un elemento fondamentale della cultura popolare, eseguiti nelle famiglie riunite attorno al pianoforte, nei cori parrocchiali e persino nelle comunità afroamericane, dove nacquero celebri canti spiritual come Rise Up, Shepherd, An’ Foller. Alcuni Paesi, come Germania e Austria, contribuirono con melodie destinate a fare il giro del mondo; la leggenda dell’organo guasto che portò alla composizione di Stille Nacht ne è un esempio affascinante. Oggi i canti rappresentano un ponte tra devozione, tradizione e cultura condivisa, mantenendo viva una delle espressioni più iconiche del Natale.
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