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Credits: Getty Images
29 Dicembre 2025
Redazione 105
Il mistero che da anni avvolge Hawkins ha finalmente una spiegazione. Con l’arrivo del Volume 2 di Stranger Things 5 su Netflix, scopriamo che quella dimensione popolata da mostri e oscurità non è un semplice riflesso della realtà, ma un fenomeno scientifico inquietante.
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In attesa della puntata finale del 1° gennaio i nuovi episodi hanno già rivelato dettagli cruciali sulla vera natura del Sottosopra.
La verità viene a galla durante una missione ad alto rischio nel Sottosopra. Mentre Dustin, Steve, Nancy e Jonathan sono impegnati nella ricerca del generatore di scudi per distruggerlo, il giovane Henderson si imbatte nei diari segreti del Dr. Brenner del 1983.
È proprio Dustin che, analizzando quegli appunti, spiega al resto del gruppo la reale natura del luogo: il Sottosopra non è una dimensione naturale, ma un wormhole.
Si tratta di un tunnel spazio-temporale artificiale, mantenuto stabile da una sfera di materia esotica. Come confermato da Matt Duffer a Variety, questo ponte interdimensionale è nato nel 1983 a causa di Undici. Anche se manipolata da Brenner, è stata lei a creare un passaggio che creature come Demogorgoni hanno poi semplicemente colonizzato.
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Molti fan stanno facendo confusione, ma Dustin chiarisce che si tratta di due entità distinte:
Il piano di Henry Creel è usare i bambini rapiti, compresa la piccola Wheeler, come amplificatori per fondere l'Abisso con la nostra realtà.
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Per fermarlo, i protagonisti mettono in campo una strategia estrema e rischiosa: mentre Undici, affiancata dalla “sorella” Kali, e Will, che dopo un discorso intenso agli amici ha finalmente accettato sia i propri poteri sia la propria identità, affrontano Vecna nel laboratorio, il resto del gruppo si dirige verso la torre radio.
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L’idea, nata da Steve, è piazzare una bomba e distruggere il ponte di materia esotica nel preciso istante dell’unione tra i mondi, interrompendo definitivamente il legame con l’oscurità.