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Panico da social: cosa succede quando Instagram e Facebook si “rompono”
Tweet impazziti per il social break, tra chi si preoccupa e chi prende in giro la techno-dipendenza
Tweet impazziti per il social break, tra chi si preoccupa e chi prende in giro la techno-dipendenza
Siti inaccessibili e ko dei social network hanno creato lo scompiglio generale in tutto il mondo. Facebook e Instagram, entrambi di proprietà di Mark Zuckerberg e accomunati dall’essere le due superstar del web, hanno smesso di funzionare alle 7.15 del mattino (ora italiana). Mentre si vociferava di un attacco hacker, poi smentito, i tweet di tutto il mondo si sono moltiplicati durante l’ora di malfunzionamento delle due piattaforme.
Il problema tecnico, causato da alcuni cambiamenti apportati ai siti, si è tradotto in cinguettii divertenti su Twitter: non si contano i post di chi si è divertito ad approfittare dell’occasione per mostrarci quanto la nostra dipendenza tecnologica sfoci nel ridicolo.
L’impossibilità di scattare selfie, condividere post e scrivere status sembra essere diventato il problema principale della nostra società, ed è testimoniato dalla presenza dai tweet preoccupati degli utenti in attesa di vedere il problema risolto.
Eccone alcuni.
Facebook non ha funzionato per 60 minuti. In quell'ora le aziende hanno fatturato il Pil della Svizzera. #facebookdown
— virgilio natola (@theliecoach) 27 Gennaio 2015
Notizia shock: dopo il #facebookdown molti utenti hanno scoperto l'uso di altre forme di comunicazione, tipo quella verbale.
— { Jack } (@jackalstudio) 27 Gennaio 2015
ma magari #facebookdown almeno potrei laurearmi entro la fine dei tempi
— iMarti (@MartinaArena_) 27 Gennaio 2015
#facebookdown terminato. #Facebook nuovamente on line! pic.twitter.com/eufpXdc2mW
— Radio Punto Nuovo (@radiopuntonuovo) 27 Gennaio 2015
Durante i cinque minuti di #facebookdown, la produttività media mondiale è aumentata del 3%
— Maria Cristina (@krykkyssyma) 27 Gennaio 2015
Stamattina ho dovuto prendere il cappuccio cuorato al Bar. #facebookdown
— L'inDOMEstico (@inDOMEstico) 27 Gennaio 2015