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17 Marzo 2015
I ricercatori della Lanzhou University, in Cina, hanno pubblicato un interessante studio secondo il quale la birra potrebbe essere un’utile alleata contro patologie come Parkinson e Alzheimer. Il prof. Jianguo Fang, a capo della ricerca, ha spiegato che lo Xantumolo (molecola della famiglia dei flavonoidi) presente nella birra ha una potente proprietà antiossidante che preserva il cervello dallo stress ossidativo.
“Nella medicina tradizionale, il luppolo è stato sempre usato per trattare gli alimenti, grazie all’alta concentrazione di Xantumolo. Di conseguenza, anche quello contenuto nella birra potrebbe essere collegato a uno studio epidemiologico, osservando gli effetti benefici del consumo regolare di questa bevanda”. La sostanza è considerata di potenziale interesse per uno studio neuroscientifico, poiché le sue proprietà a livello farmacologico sono moltissime.
Tra queste, la protezione dell’apparato cardiovascolare, oltre a proprietà antivirali, anti infiammatorie, antiossidanti. Lo Xantumolo potrebbe essere utile anche nella prevenzione di forme cancerogene. Nel 2010 infatti i ricercatori del German Cancer Research Center hanno scoperto la capacità dello Xantumolo di sopprimere una proteina, detta PSA, strettamente collegata al cancro alla prostata. Ma non solo: anche l’Oregon State University ha deciso di vederci chiaro e, da una ricerca del settembre 2014 svolta in laboratorio, è emersa anche la capacità della sostanza di migliorare le funzioni cognitive dei giovani topi utilizzati per lo studio.
Date le premesse, sembra che la birra non possa che giovare alla salute dei consumatori, se assunta con moderazione. E visto che si celebra oggi San Patrizio è bene riempire i boccali e brindare.