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20 Aprile 2015
I passaporti non sono tutti uguali: un esempio sono quelli dei cittadini palestinesi, che possono utilizzarlo per viaggiare soltanto in 28 Paesi che non richiedono loro un visto d’entrata, mentre alcuni passaporti che ben pochi al mondo hanno potuto vedere, come quelli dello Stato del Vaticano, permettono ai loro possessori (solo gli 800 residenti nello Stato della Santa Sede) di entrare senza richiedere il visto d’ingresso in più di 130 Paesi.
Un altro esempio? I cittadini francesi possono visitare fino a 145 Paesi senza il bisogno di richiedere un visto. Chi è dunque in possesso del passaporto più potente? E come si colloca l’Italia nella giungla di visti e passaporti? Questi interrogativi hanno ispirato un sito, thepassportindex.org, che cataloga e classifica tutti i passaporti del mondo in base alla Nazione, al continente, al colore della copertina e al potere del documento che tenete tra le mani in aeroporto.
Ordinati in scala da quelli più accettati a quelli che creano più problemi di visto, sono i passaporti europei i più “importanti”. Al primo posto infatti, al pari degli Stati Uniti, c’è la Gran Bretagna. Al secondo la Corea del Sud, con Germania e Francia, mentre l’Italia, il cui passaporto consente l’accesso senza visto a 144 Paesi, si colloca in terza posizione con la Svezia.
Accompagna la classifica una scala cromatica per Paese delle copertine: i colori dei passaporti sono quattro, il rosso (tra cui Mongolia, Gran Bretagna, Italia), il verde (come Arabia Saudita e Libia), il blu (come Stati Uniti e Kenya) e in misura nettamente minore il nero (come Città del Vaticano, Malawi, Messico).
Sul sito è possibile scoprire la quantità di Paesi cui ogni passaporto consente l’accesso e i colori di tutti i passaporti del mondo.
(Da thepassportindex.org)