24 Marzo 2016
La morte può sopraggiungere da un momento all’altro senza dare preavviso, arriva e colpisce all’improvviso senza che nessuno se lo aspetti. In alcuni casi si può morire anche a causa di qualche evento o mezzo eccezionale.
Ebbene, pensate che la morte può essere provocata anche da un suono. L’Agenzia Spaziale Europea possiede, infatti, uno strumento che può uccidere e viene usato dagli scienziati per verificare se i satelliti sono in grado di sopportare il rumore senza danni. A diffondere la notizia è la rivista scientifica italiana Focus.
In particolare, i quattro corni presenti all’interno del laboratorio acustico dell’Esa nei Paesi Bassi testano i satelliti per osservare se sono in grado di sopportare le vibrazioni e la pressione del suono. Questi corni usano azoto gassoso per produrre un suono che supera 154 decibel.
Una esposizione a lungo termine a questo suono può uccidere, mentre una breve esposizione non è letale, anche se può solo rompere i timpani.
Come può uccidere il suono? Un rumore molto forte origina un embolo d’aria che passa dai polmoni fino a arrivare, addirittura, al cuore provocando la morte. Tuttavia, c’è anche un’altra via per morire: i polmoni potrebbero esplodere per la pressione elevata del suono.
C’è da dire che non sono solamente i suoni forti a provocare danni fisici al nostro corpo, ma anche gli ultrasuoni e gli infrasuoni (non udibili dal nostro orecchio) possono essere molto pericolosi.
Il rumore può fare male alla salute. Infatti, secondo i dati, sono 125 milioni gli europei esposti al rumore eccessivo, collegati a 10 mila morti prematuri ogni anno, 43 mila ricoveri e 900 mila nuovi casi di ipertensione. I dati sono stati analizzati e raccolti dall’AEA, che conferma come il primo tra i responsabili principali dell’inquinamento acustico sia il traffico.
Cosa ne pensate?