Scoperti tratti comuni tra creativi e psicopatici

Capita spesso di conoscere un genio dell’arte e dirsi che gli manca qualche rotella. Un recente studio scientifico della De La Salle University di Manila sembra dimostrare che non si tratti solo di una credenza popolare: ci sarebbero davvero dei tratti in comune tra creativi e psicopatici.

La ricerca è stata guidata dallo psicologo Adrianne John Galang e ha coinvolto 250 studenti e oltre 500 partecipanti volontari e le conclusioni tratte sono che esista un collegamento tra il genio creativo e il comportamento psicopatico. Entrambi infatti sono caratterizzati da una certa disinvoltura emotiva, dalla disonestà e dalla mancanza di timore di affrontare dei rischi, se li ritengono necessari per coltivare il proprio talento.

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Lo studio è stato pubblicato dalla rivista Personality and Individual Differences e spiega come la disinvoltura emotiva sia parte integrante del processo creativo artistico, mentre per quanto riguarda gli psicopatici si concretizza nella sfrontatezza che dimostrano.

“Ciò non significa che essere abili in un campo creativo debba necessariamente trasformare una persona in più arrogante o disonesta, semplicemente ci sono caratteristiche che variano in base al tipo di creatività”, si affretta però ad aggiungere Galang.

Ci sono infatti anche differenze fondamentali tra artisti e psicopatici: mentre questi ultimi sono manipolatori, crudeli e antisociali, gli artisti sono solitamente tipi sociali. In conclusione, gli studi dicono che, sebbene sia astisti che psicopatici possano essere crudeli, meschini ed emotivamente disinvolti, questi tratti non sono essenziali nella personalità artistica.