Sognare a occhi aperti crea dipendenza!

Quando sognare ad occhi aperti è una dipendenza: i soggetti disadattivi rendono di meno.

Sognare a occhi aperti crea dipendenza!

26 Maggio 2016

Chi di noi non sogna ad occhi aperti? Spesso può essere piacevole cullarsi a pensare e fantasticare su cose che immagiamo possano accadere, ci si immerge in “un mondo tutto nostro”, come dicono in molti. C’è chi lo fa per pochi secondi, chi per moltissimo tempo durante la giornata e chi, al contrario, preso da lavoro e impegni vari, non ha tempo per sognare ad occhi aperti.

Ma sarà un bene fantasticare tanto? Di certo farlo di tanto in tanto non è un problema, ma in alcuni casi potrebbe diventare una dipendenza nel vero senso della parola. Parola di scienza! A dimostrare questa teoria è stato una studioso dell’Università di Haifa, in Israele. Si tratta di Eli Somer.

L’indagine ha preso in esame un campione di 340 volontari, una parte dei quali ha dichiarato di avere una particolare tendenza a sognare ad occhi aperti. Questi soggetti, sono stati definiti da Somer, soggetti disadattivi. Lo studio ha messo in evidenza che queste persone trascorrono in media il 54% del loro tempo a fantasticare, tutta produttività impiegata quindi per sognare ad occhi aperti. Questo parlando di medie, mentre il valore massimo risulta essere il 69% di produttività dedicata alla fantasia.

Un'attività questa che sembra essere una necessità per i disadattivi, che dichiarano di non poterne fare a meno.Mi ritrovo immerso nei miei pensieri quasi senza accorgermene e se passo molto tempo senza farlo ne sento il bisogno.” Una vera e propria dipendenza.

L’attitudine a sognare ad occhi aperti diventa quindi problematica in situazioni di dipendenza ed andrebbe ad incidere sulla produttività quotidiana di ciascuno. Il risultato è che si rende meno sul lavoro e ci si ritrova ad essere confusi. Inoltre pare che questa situazione possa peggiorare con il tempo.

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