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07 Agosto 2016
Pensate che, dall’ultimo studio svolto dell’Aea, l’Agenzia europea dell’ambiente, in Europa l’inquinamento è responsabile di più di 430.000 morti l’anno. Una cifra davvero impressionante.
Gli elementi presenti nell’aria che danno i maggiori problemi alla nostra salute sono: il particolato (tutti quanti avrete sentito parlare di Pm 2,5, ovvero le polveri ultrasottili, e il Pm 10, le polveri sottili), l’ozono troposferico (O3) e il biossido di azoto (NO2).
E per quanto riguarda l’Italia?
Le stime dell’Aea sono preoccupanti.
Si parla di un totale di 84.400 morti premature l’anno causate da inquinamento atmosferico, nel dettaglio: 59.500 morti per esposizione a particolato sottile (Pm2,5); 3.300 ad ozono (O3); 21.600 a biossido di azoto (NO2).
La mappa mostra i livelli di allarme (in rosso) e quelli nella norma (in verde) relativi al Pm 10.
In Italia troviamo un’altissima concentrazione di pallini rossi in Emilia Romagna, Lombardia, Veneto e Campania.
Nel resto d’Europa se la passano particolarmente male in Polonia, Grecia e Bulgaria, mentre Portogallo, Spagna, Inghilterra e Germania risultano particolarmente virtuose.