12 Agosto 2016
Da anni ormai il bio ha iniziato a essere un tema caldo anche in Italia.
Sempre più persone prestano attenzione a cosa portano in tavola e hanno un occhio di riguardo per l’ambiente.
Anche il giro d’affari che vi ruota attorno è tutt’altro che irrilevante. Gli ultimi 12 mesi hanno fatto segnare un favoloso +21% nella grande distribuzione, con un 3% della spesa media alimentare dedicata a prodotti certificati bio.
L’incremento dei consumi regolari del biologico nelle famiglie cresce del 17%, mentre c’è comunque un aumento dell’11% relativo a chi acquista questa tipologia di prodotti solo saltuariamente. In totale, il biologico entra nelle case di 20 milioni di famiglie italiane.
Ma quali sono le regioni d’Italia più interessate e virtuose in questo settore?
Il Nord la fa da padrone. Qui, infatti, si concentrano i 2/3 degli acquisti bio, con un incremento del 15% negli ultimi 5 anni.
Secondo i dati forniti da Natura Sì, la più grande catena di supermercati riservata al biologico, l’Emilia Romagna e il Veneto sono le due regioni che vantano la maggior parte di punti vendita, e quindi di acquirenti, con una media di circa 30 supermercati dedicati al biologico. Svettano per concentrazione Ravenna, Bologna, Reggio Emilia, Padova e Verona.
Non va male nemmeno in Friuli Venezia Giulia, Piemonte e Toscana.
Secondo i dati forniti da BioBank, impegnata ad analizzare i dati relativi agli operatori del biologico, la classifica relativa alla presenza di attività specializzate nel settore rapportata alla densità di popolazione vede al primo posto il Trentino Alto Adige, al secondo la Valle d’Aosta, medaglia di bronzo per il Friuli Venezia Giulia.
E al Sud?
Le grandi catene come Natura Sì sono presenti solo nei grandi centri, ma il Meridione si rifà con un buon numero di agriturismi e aziende agricole dedite alla produzione di prodotti biologici.