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09 Settembre 2016
Il suo termine tecnico è “chinetosi” ed indica l’insieme di disturbi – come nausea, vomito e vertigini - collegati a condizioni di viaggio non regolari, con variazioni di direzione o velocità. Esattamente come succede in automobile, nave o aereo.
La macchina è senza dubbio, tra questi, il mezzo di trasporto più diffuso e quello che crea il più alto numero di disagi legati, appunto, al cosiddetto “mal d’auto”.
Ma da cosa possono essere originate queste spiacevoli sensazioni?
Una delle teorie più diffuse sostiene che il nostro cervello si stia ingannando, credendo addirittura… che il nostro corpo sia stato avvelenato!
Questo succede perché tutti i movimenti a cui il nostro corpo è maggiormente abituato per sua natura, ad esempio la camminata o la corsa, provocano dei processi neurologici ai quali il nostro cervello è avvezzo da milioni di anni, come la pressione esercitata sui piedi e sulle gambe, le informazioni su orientamento, gravità e accelerazione date dal sistema vestibolare dell’orecchio interno e molte altre reazioni fisiologiche riconosciute come “familiari”.
Tutto ciò non succede quando ci troviamo dentro all’abitacolo della macchina. Siamo fisicamente immobili, ma in realtà ci stiamo muovendo. L’apparato vestibolare registra le alterazioni di velocità e movimento, ma non vi è nessuna contrazione muscolare.
Questi segnali incoerenti vengono recepiti dalla parte più primitiva del nostro cervello in un unico modo: siamo sotto l’effetto di una neurotossina, quindi siamo stati avvelenati e dobbiamo vomitare.