15 Settembre 2016
Tutti da piccoli abbiamo avuto il classico salvadanaio a forma di maialino in cui mettere le nostre prime monete guadagnate facendo qualche servizio in casa.
Nei modelli più tradizionali, il porcellino – una volta pieno – andava rotto senza pietà per recuperare tutto il tesoro accumulato.
Ma vi siete mai chiesti quale sia stata l’evoluzione di questa particolare “cassaforte” e come mai sia stata scelta proprio la figura del maialino?
L’idea di dare al salvadanaio la forma di un porcellino nasce dall’eredità della parola inglese con cui, fino al Quattrocento, si designava la terracotta, ovvero “pygg”.
I primi “salvadanai”, infatti, non erano altro che contenitori da cucina in terracotta all’interno dei quali si nascondeva il denaro.
Quando, nel XIX secolo vennero costruiti i primi salvadanai veri e propri in porcellana – che andarono a sostituire gli elaborati modelli meccanici riservati alle classi agiate – vennero ribattezzati proprio “pygg”. Da lì ad ereditare la forma realistica del maialino “pig”, il passo è stato breve.