Tutto News
15 Dicembre 2016
Avere un figlio è una grande gioia, ma anche una grande responsabilità. Dal giorno in cui una coppia scopre di essere in dolce attesa la vita cambia radicalmente. Tuttavia, secondo una ricerca effettuata analizzando i dati di quattro Paesi (Stati Uniti, Australia, Germania e Gran Bretagna), in soli 12 mesi, la gioia lascia spazio allo spirito di adattamento.
Lo afferma Andrew Clark della Paris School of Economics, coinvolto nella ricerca: “Non siamo riusciti a rilevare grandi effetti sul benessere generati dai bambini. I figli sono una grande idea, pensare di averli è una grande idea, averli è una buona idea, ma è una buona idea per massimo 12 mesi. In tutti i Paesi c'è entusiasmo quando il bambino si avvicina, gioia quando il bambino arriva e l'adattamento completo entro un paio d'anni. Si tratta di un dato medio, ma si adatta a padri e madri”. Lo studio si è concentrato dalla gravidanza fino ai primi 4 anni di vita del bambino e non vi sono dati che analizzino il benessere e la gioia dei genitori da lì in poi: “Non abbiamo prove - continua - su quali effetti si generino quando i figli raggiungono i 20, 30, 40 anni e diventando vecchi abbiamo bisogno di qualcuno che si prenda cura di noi. Speriamo che a un certo punto la tendenza si inverta e diventi positiva”.
I risultati di questa ricerca battezzata “L'origine della felicità” sono stati accolti con molta freddezza dall'opinione pubblica che ha aspramente criticato le modalità di studio, ma la conclusione di Clark è che “avere bambini porta un po' di soddisfazione, ma non tantissima, ed enormi vantaggi vengono accompagnati da svantaggi significativi”. Se lo dice lui.