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Le email ci stressano: i motivi li ha scoperti la scienza!

L'”ansia elettronica” deriva dalle mail non lette e non risposte.

Le email ci stressano: i motivi li ha scoperti la scienza!

22 Dicembre 2016

È capitato a tutti, quell'ansia latente che colpisce quando si hanno mail non lette o non si è risposto, oppure quando temete che le vostre parole possano essere fraintese dal destinatario. Viene comunemente chiamata “ansia elettronica” e riguarda il nostro rapporto con la casella di posta in arrivo. Si tratta di un problema comune a molti e che viene affrontato in chiave scientifica da Jocelyn K. Glei, giornalista e scrittrice statunitense, nel suo libro Unsubscribe: How to kill email anxiety, avoid distractions and get real work done.

Quando apriamo la casella di posta non abbiamo idea del contenuto delle mail, il più delle volte si tratta di noie di lavoro, altre volte di buone notizie. Secondo le Glei esisterebbe un meccanismo inconscio che ci renderebbe dipendenti dalla possibilità di ricevere email con scritto qualcosa di bello, dal quale è molto complicato liberarsi. Il nostro cervello rilascia dopamina solamente dopo che abbiamo raggiunto un obiettivo prefissato, cioè quando rispondiamo a tutte le email ad esempio, mentre ci lascia in “stand by” quando lasciamo qualcosa a metà, come non leggere tutte le email.

Secondo le Glei però è possibile uscire da questo meccanismo di ansia grazie ad alcune accortezze: non controllare la casella di posta ogni 5 minuti, ma concentrarsi in 2-3 momenti durante la giornata, utilizzare schemi predefiniti per rispondere e non tentare di avere una risposta personalizzata per ogni messaggio che riceviamo. Facile, vero?

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